09/02/15

Alla scoperta del teatro latino- i Fescennini Versus

Stabilire con certezza la data di nascita del teatro a Roma non è affatto un impresa semplice: gli studiosi ritengono che il teatro abbia origini assai antiche e che una prima forma teatrale sarebbe da ricondursi nei cosiddetti Fescennini Versus, Versi Fescennini.

I Versi Fescennini erano battute licenziose e vivaci, a volte molto scurrili,  che venivano improvvisate senza copione in diverse occasioni . Orazio e Virgilio, le più autorevoli fonti sui fescennini,riferiscono importanti nozioni circa il carattere grottesco dei fescennini e la loro origine.
Tipiche mascherale teatrali romane, raffiguranti la tragedia(destra) e la commedia(sinistra)
Orazio, in alcune odi, riporta antichi rituali religiosi diffuse tra le varie popolazioni laziali: durante il periodo della vendemmia,dopo l'offerta di sangue di maiale alla divinità della terra, di  fiori e latte a Silvano, il dio dei boschi, e di frutta al Genio familiare, alcuni tra gli uomini più forti del gruppo si sfidavano in alterchi buffoneschi, caratterizzati da un'accentuata gestualità mimica.
In alcuni frammenti a noi giunti, l'autore dell'Eneide conferma sostanzialmente  quanto affermato dal collega, con l'aggiunta di un significativo particolare: questi litigi erano accentuati da terrificanti maschere di corteccia rossa, indossate ovviamente dai protagonisti dell'improvvisata.
Catullo afferma invece che in principio il carattere di scherni e derisione tipico di questa forma prototeatrale era ricorrente anche nelle cerimonie funebri, mentre alcuni studiosi sostengono che gli scherzi rivolti al comandante nei carmina triumphalia siano un chiaro retaggio dai fescennini versus.La libertà di espressione di questi fescennini fu tale che venne introdotto il concetto di Licentia Fescennina, della quale si avvalevano gli antichi laziali.



Oggetto di discussione è anche l'etimologia del termine;esistono due interpretazioni etimologiche:
-la prima legata alla città di Fescennium, a confine tra Lazio e Etruria (pressi dell'attuale Viterbo), nella quale erano probabilmente improvvisati i Fescennini, 
- la seconda, forse più attendibile, che si riferisce a Fascinum, termine romano indicante il malocchio, che i versi avevano il compito di scacciare


Proprio da quest'ultima tesi emerge la valenza apotropaica del genere: secondo gli antichi il grottesco (le maschere, la gestualità) scacciava il grottesco e propiziava la fertilità, associata unanimemente a Priapo, dio dall'enorme pene, le cui dimensioni erano appunto sinonimo di prosperità e felicità.

I Fescennini Versus possono essere considerati i più antichi antesignani del teatro latino. La tradizione, infatti,riportata anche da Tito Livio nell'Ab urbe condita, vuole che nel 365a.c (o 364 a.c a seconda delle fonti) , per rimediare ad una terribile pestilenza, i Romani istituirono per la prima volta i Ludi Romani, in onore di Giove Ottimo Massimo. Vennero chiamati anche dei danzatori etruschi (ludiones) che si esibirono in danze così sfrenate, accompagnate da musiche talmente coinvolgenti che i Romani, ammaliati, decisero di importarli tra i loro costumi. L'unione tra i Fescennini e queste danze diede vita a un nuovo genere teatrale, la Satura, che si sarebbe evoluta nel tempo nel teatro vero e proprio.