24/04/16

Modus Loquendi VI- Gutta cavat lapidem e Nulla dies sine linea

La costanza, ossia la capacità di essere determinati nel perseguire un obiettivo, è la principale conditio sine qua non nel raggiungimento del successo: una persona costante ha la rara e preziosa qualità di tendere verso il proprio traguardo con uno spirito di abnegazione e sacrificio eccezionali.

L'enorme importanza di questa dote inestimabile è espressa in maniera molto piacevole da due espressioni d'autore, a detta di chi scrive tra le più raffinate citazioni.

Gutta cavat lapidem è un'espressione di matrice ovidiana: con queste semplici, ma efficaci parole, il poeta sulmonese rimarca l'importanza della costanza tramite un'immagine estremamente evocativa, di una delicatezza senza precedenti: con il tempo la goccia diventa in grado di scavare la pietra. Fuor di metafora, anche un traguardo apparentemente utopistico e velleitario può essere più vicino se non manca la dedizione totale e quotidiana.

Nulla dies sine linea è invece attribuita a Plinio il Vecchio che la utilizza in riferimento ad Apelle, uno dei più rinomati pittori della Grecia di IV secolo a.C: la pratica e l'applicazione quotidiana dell'artista gli hanno infatti permesso di affinare la propria tecnica, in continuo miglioramento. Ne consegue che chiunque desideri ardentemente qualcosa, se non agisce attivamente, non può pretendere di constatare risultati tangibili.
Risulta indispensabile prendere ogni giorno in mano il pennello della nostra vita e tracciare con impegno le piccole linee di un grande futuro.



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